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Attraverso il Teatro di Relazione si vive il qui ed ora, uno spazio protetto dove si può sbagliare e ridere del proprio fallimento, inquadrandolo come passaggio indispensabile nel processo di crescita, dando agli altri l’opportunità di prendere ispirazione da quell’errore e di proporre a loro volta qualcosa di nuovo.

Sabato 16 dicembre si terrà la seconda di due giornate di formazione (frequentabili singolarmente) dedicate a questa metodologia. Focus della seconda lezione “Il Teatro di Relazione nel rapporto con l’altro” saranno le seguenti tematiche:

– I RUOLI, LA RELAZIONE. Nella relazione d‘aiuto ci sono momenti dedicati tra due persone: l’operatore ed il beneficiario dell’intervento. I colloqui individuali e motivazionali, le verifiche durante il percorso sono momenti dove la relazione gioca un ruolo chiave. Ma come ci percepiamo rispetto all’altro? Quanto siamo veramente in relazione e quanto bloccati in un ruolo? Ed in ultima analisi, quanto ci lasciamo influenzare a vicenda?

– PUNTI DI VISTA. Imparare a sorprendersi per una situazione andata diversamente da come me la immaginavo. Lavoreremo per rompere quelle dinamiche che portano l’intervento in un vicolo cieco. Il lavoro sociale è anche un lavoro sul qui ed ora senza la possibilità di prevedere tutto. Giocare diversi ruoli, mettendo in scena un differente punto di vista permette di immaginarsi diversi, capaci di superare la fatica del cambiamento, capaci di attuare risposte nuove e sorprendenti, proprio perché frutto di scelta e non di abitudine.

L’incontro sarà condotto dal docente, attore e regista Antonio Vulpio (Teatro a Molla), con la partecipazione della Cooperativa Dai Crocicchi, Irecoop ER, Confcooperative Bologna.

Note aggiuntive: Portare abiti comodi e scarpe o calze di ricambio.