

Residenziale estivo
12 Settembre - 14 Settembre
| €290 - €310La terza edizione del Residenziale Estivo di Teatro a Molla, che quest'anno si terrà presso l'agriturismo Pianconvento.
Ecco il programma di massima:
VEN 12 settembre:
18.00/19.30: Arrivo all'Agriturismo Pianconvento e accoglienza.
20.00: cena
Dopo cena: giochi e convivialità
SAB 13 settembre:
9.00 Colazione
10-13 Laboratorio con Luca Gnerucci
13.00 Pranzo
15-18 Laboratorio con Luca Gnerucci
20.00 Cena
Dopo cena: giochi, convivialità
DOM 14 settembre:
9.00 Colazione
10-13: Laboratorio con Daniele Mazzacurati
13.00 Pranzo
15-18 Laboratorio con Daniele Mazzacurati
18.30 Partenze
Il costo totale a persona per la partecipazione varia a seconda della tipologia di camera scelta:
Doppia: € 310,00
Tripla/Quadrupla: € 290,00
N. B. Alcune camere doppie e alcune multiple prevedono letti matrimoniali, altre letti singoli. Faremo il possibile per esaudire eventuali preferenze da parte degli iscritti.
La quota comprende:
– 12 ore di formazione
– pensione completa dalla cena di venerdì al pranzo di domenica
– alloggio all'agriturismo "Pianconvento"
Alla conferma della prenotazione, sarà richiesta una caparra (non restituibile, ma eventualmente cedibile ad altra persona) di € 100,00 da corrispondere entro 7 giorni dalla conferma tramite bonifico
Il saldo dovrà essere corrisposto entro le 24.00 del 2 settembre
Ecco le descrizioni dei laboratori
"Il luogo in-visibile" – Laboratorio con Luca Gnerucci, sabato 13 settembre.
"Nulla dura, nulla è finito e nulla è perfetto."
Durante il processo creativo dell'improvvisazione la tendenza del singolo improvvisatore è quella di mantenere il controllo della situazione e della storia.
Questo spesso porta l'"attore-improvvisatore" a progettare azioni future senza godersi il momento. Progettare azioni future come se non fosse importante il momento che stiamo attraversando.
L'attore dovrebbe spogliarsi dei propri vizi ( simbolicamente nudi ), rendersi vulnerabile, mostrare le imperfezioni e rimanere in connessione totale con la scena. Attraverso esercitazioni mirate si cerca di far vivere la scena all'attore senza preoccuparsi di ciò che dovrebbe succedere.
Dare rilevanza all'emozione e alla relazione è più importante che predisporre dei passaggi narrativi stabiliti. Farsi investire e cambiare da ciò che l'altro ci dice, da come l'altro si comporta , da ciò che l'altro sta facendo.
Per cercare di vivere il presente in scena, dobbiamo cercare di mettere l'altro al centro della scena e cercare di stupirlo, facendolo giocare. Per fare ciò dobbiamo essere sempre in connessione con gli altri e con la scena, stupire e farci stupire.
"L'abito fa il personaggio" – Laboratorio con Daniele Mazzacurati, domenica 14 settembre.
Un percorso per esplorare come oggetti e dettagli concreti — anche se immaginari — possano diventare il punto di partenza per la creazione di personaggi vivi, credibili e sorprendenti.
Un bastone, un paio di scarpe troppo strette, una maglietta, un orecchino vistoso o un cappello malconcio: ogni oggetto ed ogni indumento sono una porta spalancata sulla storia, sull'emozione, sul corpo e sulla voce di chi lo indossa o lo porta con sé.
L'obiettivo è allenare la reattività creativa, sbloccare la fantasia corporea e imparare a creare personaggi tridimensionali partendo da stimoli semplici e concreti.